Dr. Lorenzo Esposito
Avv. Federica Malvezzi
Il trattamento dei dati da parte di Em Studio Legale Commerciale Tributario sarà finalizzato unicamente alla corretta e completa esecuzione dell'incarico professionale ricevuto, con riferimento sia all'ambito giudiziale che a quello stragiudiziale, e all'assolvimento degli obblighi di identificazione del cliente e conservazione dei dati di cui al Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze 3.02.2006 n° 141.
II trattamento potrà essere costituito da tutte le operazioni o complesso di operazioni indicate all'art.4, comma 1, lett. a), del T.U.: raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, raffronto, utilizzo, interconnessione, blocco, comunicazione, cancellazione e distruzione dei dati.
Le operazioni di trattamento dei dati potranno essere effettuate con mezzi cartacei, così come con l'ausilio di mezzi informatici e/o strumenti elettronici o comunque automatizzati.
II trattamento sarà effettuato dal Titolare e/o dai membri dello Studio incaricati del trattamento, nonché, ove necessario all'esecuzione dell'incarico affidato, dai consulenti esterni dello Studio, all'uopo incaricati del trattamento.
II conferimento di dati personali comuni, sensibili e giudiziari è strettamente necessario ai fini dello svolgimento dell'incarico professionale ricevuto e/o l'assolvimento degli obblighi ad esso inerenti.
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I dati personali conferiti potranno venire a conoscenza degli incaricati del trattamento e potranno essere comunicati, al fine del corretto adempimento dell'incarico professionale ricevuto, a collaboratori esterni, soggetti operanti nel settore giudiziario, controparti e relativi difensori, collegi di arbitri ed, in genere, a tutti i soggetti per i quali risulti necessario al fine di correttamente adempiere all'incarico professionale ricevuto.
L'art.7 del T.U. conferisce all'interessato l'esercizio di specifici diritti, tra cui quello di ottenere dal titolare la conferma dell'esistenza o meno di propri dati personali e la loro messa a disposizione in forma intelligibile; l'interessato ha diritto di avere conoscenza dell'origine dei dati, della finalità e delle modalità del trattamento, della logica applicata al trattamento, degli estremi identificativi del titolare e dei soggetti cui i dati possono essere comunicati; l'interessato ha inoltre diritto di ottenere l'aggiornamento, la rettificazione e l'integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge; il titolare ha il diritto di opporsi, per motivi legittimi, al trattamento dei dati, salvo il caso di trattamento obbligatorio per legge (es. identificazione del cliente e conservazione dei dati di cui al Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze 3.02.2006 n° 141).
Titolare del trattamento è l'avv. Federica Malvezzi.
Dr. Lorenzo Esposito
Avv. Federica Malvezzi
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Fra le scadenze di cui tenere conto nel mese di marzo si segnala il 31 marzo come termine ultimo per il versamento delle imposte sostitutive per il perfezionamento del cosiddetto Ravvedimento Speciale relativo agli anni dal 2018 al 2022.
Questo ravvedimento è una piccola sanatoria legata ai contribuenti che hanno aderito al cosiddetto Concordato Preventivo Biennale o CPB per gli anni 2024 e 2025, vale a dire che, nella dichiarazione dei redditi 2023 presentata a fine ottobre 2024, hanno concordato con il fisco un reddito prestabilito per gli anni 2024 e 2025.
Ciò potrà permettere di ottenere uno sconto sulle imposte dovute per il 2024 e per il 2025, solo a determinate condizioni, ampiamente illustrate sulla stampa specializzata nei mesi scorsi. In realtà, come è chiaro, dipenderà dall’andamento dei redditi conseguiti in tali annualità, che al momento dell’adesione non erano ancora noti, se non una stima per il 2024. Infatti, il meccanismo prevede un innalzamento percentuale prestabilito del reddito concordato per il 2024 e per il 2025 rispetto al 2023 e lo sconto d’imposta ottenibile è possibile solo nel caso di un reddito maggiore sia nel 2024, sia nel 2025, rispetto a quello del 2023.
In ogni modo, per coloro che hanno aderito al Concordato Preventivo Biennale per il 2024 e per il 2025 è prevista una sostanziale sanatoria “leggera” applicabile per gli anni precedenti, dal 2018 al 2022, pagando degli importi forfettari, calcolati in base a quanto dichiarato ai fini delle imposte dirette e Irap, aumentati secondo parametri fissati dalla legge e variabili anche in base ai punteggi ottenuti con gli ISA esposti nelle dichiarazioni. Gli ISA sono gli Indicatori Sintetici di di Affidabilità elaborati dal Ministero che hanno il compito di stabilire l’affidabilità fiscale dei contribuenti. Ebbene, nel caso del calcolo degli importi da pagare per il Ravvedimento Speciale che qui interessa, tanto più gli indici conseguiti sono bassi, indice di minore affidabilità fiscale, tanto maggiori saranno gli importi da pagare per sanare le annualità. Senza volerci addentrare nelle modalità di calcolo, si fa presente che i benefici ottenibili dalla sanatoria in questione sono in sostanza una minore possibilità di rettifica fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate, se non nel caso di mancato versamento degli importi dovuti o delle rate del ravvedimento o in seguito alla commissione di reati di natura fiscale e antiriciclaggio. Per contro, i termini di accertamento sono prorogati al 31.12.2027 per tutti coloro che hanno aderito sia al CPB che al ravvedimento speciale, per tutte le annualità dal 2018 al 2022.
Quindi si consiglia di porre attenzione alla scadenza del 31 marzo prossimo per pagare le imposte sostitutive o la prima rata (fino a 24 mensili) che consente di perfezionare il ravvedimento speciale e potrebbe portare notevoli benefici in alcuni casi specifici. Se non si versano le imposte o la prima rata dovute, la sanatoria entro il 31 marzo prossimo non si perfeziona e si perde la possibilità di ottenerla.
Dott. Lorenzo Esposito
Oltre alla riapertura dei termini della cosiddetta Rottamazione-quater resa possibile per coloro che avevano presentato domanda ma che non erano riusciti a pagare tutte le rate alla fine dell’anno scorso e quindi sono decaduti dal beneficio concesso, c’è in futuro una nuova rottamazione, la quinquies.
Il provvedimento normativo che la disciplina è ancora in gestazione, e precisamente in Commissione Finanze del Senato, ma la volontà politica, in particolare della Lega, di arrivare a definire la questione c’è senz’altro.
Di cosa si tratta. E’ sostanzialmente la riproposizione della classica rottamazione dei ruoli affidati all’Agenzia della Riscossione negli anni dal 2000 al 2023. Sarà probabilmente rivolta a tutti coloro che non hanno già usufruito di precedenti edizioni con conseguente decadenza (per i quali casi c’è già la riapertura dei termini con domanda da proporre entro il 30 aprile 2025).
La vera novità è il tempo della dilazione del pagamento, che arriva ora a 10 anni, cioè 120 rate mensili e il fatto che le rate saranno tutte uguali. Questo è di non poco conto, perché rende sostenibile nel tempo la rateazione e soprattutto non “carica” più l’importo della prima rata, come in passato.
L’altra novità, fondamentale, riguarda il numero di rate non pagate che comporta la decadenza, che ora nelle intenzioni del governo, passerebbe ad otto.
Quindi il Governo sembra intenzionato a concedere questa nuova possibilità per far pace con il fisco andando a pagare le imposte non pagate in dieci anni e sempre con il vantaggio di risparmiare parecchi soldi di sanzioni, interessi compresi nei carichi di ruolo e interessi di mora.
Il principio che sta dietro a questo nuovo provvedimento è da un lato permettere di regolare le proprie pendenze ai cittadini che si sono trovati in difficoltà, dall’altro consentire allo Stato di incamerare almeno una parte di quella mole impressionante di ruoli insoluti, che al 31.12.24 ammontava a 1.275 miliardi di euro.
Attendiamo l’approvazione del provvedimento e le istruzioni per approfondire ulteriormente.
Dott. Lorenzo Esposito
Il 18 febbraio 2025, il Senato italiano ha approvato un emendamento al decreto Milleproroghe che riapre i termini per la Rottamazione Quater, offrendo una nuova opportunità ai contribuenti che erano decaduti dalla definizione agevolata a causa di mancati o ritardati pagamenti delle rate.
Chi può beneficiare della riapertura?
Possono aderire alla riapertura i contribuenti che, al 31 dicembre 2024, erano decaduti dalla Rottamazione Quater per non aver rispettato il piano di pagamento delle rate.
Modalità di adesione
Per essere riammessi alla Rottamazione Quater, i contribuenti devono presentare una nuova dichiarazione telematica entro il 30 aprile 2025. Questa dichiarazione deve essere inviata utilizzando la modulistica che l'Agenzia delle Entrate Riscossione pubblicherà sul proprio sito internet entro venti giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
Modalità di pagamento
Una volta presentata la dichiarazione, l'Agenzia delle Entrate Riscossione comunicherà al contribuente l'importo totale dovuto e le relative scadenze entro il 30 giugno 2025. Il pagamento delle somme dovute può avvenire in un'unica soluzione entro il 31 luglio 2025 oppure in un massimo di dieci rate consecutive, con scadenze specifiche.
Cosa succede dopo la riammissione
Una volta riammesso alla Rottamazione Quater, il contribuente beneficia della definizione agevolata dei carichi affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, pagando solo l'importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi e l'aggio. Inoltre, vengono sospese le procedure esecutive in corso e non possono essere avviate nuove azioni esecutive per i debiti inclusi nella definizione.
Conclusione
La riapertura della Rottamazione Quater rappresenta un'importante opportunità per i contribuenti che desiderano regolarizzare la propria posizione fiscale, offrendo condizioni favorevoli per il pagamento dei debiti tributari. L’importante è affidarsi a professionisti seri e competenti che seguano tutta la procedura e ti consentano di approfittare della sanatoria in tutta sicurezza.
Dott. Lorenzo Esposito
L'Avv. Federica Malvezzi ci spiegherà in un video le spese che possono essere sottratte al reddito ai fini della determinazione delle imposte
L'Avv. Federica Malvezzi ci spiegherà in un video gli effetti civili e penali delle fatture per operazioni inesistenti.
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